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Ora del The in hospice
L’ora del thè in hospice (Ayres Marques Pinto) Ci sono momenti nella nostra vita in cui ogni cosa assume un significato più profondo. È come se ogni gesto diventasse metafora, come se ogni parola, anche quella taciuta, fosse una rivelazione! Il periodo vissuto in hospice rappresenta uno di questi momenti della nostra vita. In hospice, la persona, insieme ai propri familiari e amici, viene presa in cura da un’equipe multidisciplinare, formata non soltanto da medici, infermieri, oss, ma anche psicologi, educatori e da un gruppo di volontari adeguatamente formati; e questo permette che niente venga lasciato totalmente al caso e nessun minuto venga sprecato! In questo contesto, l’ora del thè, o del caffè, della tisana, o dei biscotti, dei dolcetti, insomma , dei sapori e dei profumi, si trasforma quasi in una sorta di rituale per la valorizzazione e la condivisione delle cose semplici della vita. E allora, ciò che sarebbe altrimenti soltanto un tempo sospeso, si converte in momento di ascolto, quel tipo di ascolto che risuona nel cuore di ogni partecipante e che si fa musica, musica d’insieme, quel genere di musica che invita a ballare il no stro spirito. Dunque, la pausa del thè si inserisce perfettamente nel programma generale del prendersi cura della persona, la persona nella sua dimensione fisica, psicologica, e anche sociale e spirituale. Ma oltretutto, l’ora del thè rappresenta un’opportunità preziosa di crescita, specialmente per i volontari, che lo preparano, lo servono e osservano. Perché quello è l’intervallo di vita quotidiana in cui si pratica l’arte di entrare in sintonia con gli altri, il che richiede però un esercizio tutt’altro che facile: cioè, quello di coltivare l’armonia nel giardino interiore di se stessi. Per tutte queste ragioni ti facciamo questo invito: “Vieni anche tu a prendere un thè con noi, all’Hospice di San Severino!” |
Fino alla Fine: festival del saper vivere
Percorsi di riflessione, formazione ed espressione artistica sulle varie fasi della vita, inclusa l'ultima Castello della Rancia - Tolentino 12, 13 e 14 ottobre 2013
Sarebbe legittimo chiedersi perché organizzare un festival dedicato alle questioni del fine vita. Festival e fine vita sembrano termini inconciliabili : il primo fa pensare al piacere e alla gioia di vivere, il secondo al dolore e alla morte. Eppure, il morire fa parte della vita e potrebbe essere vissuto in una maniera più serena e dignitosa di quanto non accada oggi. Il saper vivere e il saper morire, come ci ricorda Epicuro, fanno parte dello stesso stile di comportamento. Ecco perché abbiamo chiamato questa manifestazione “Fino alla Fine” e abbiamo scelto come logo la barra solida, che indica, nello spartito, la conclusione di una composizione musicale, e abbiamo aggiunto i due punti, che invita il musicista a ritornare all’inizio. La
programmazione del Festival del Saper Vivere spazia dalla musica alla
letteratura, dalla filosofia alla fotografia, dalla degustazione alla
performance. Una molteplicità di linguaggi che rispecchia la diversità di prospettive e sentimenti rispetto al vivere e al morire. Una provocazione? Certamente sì, soprattutto se consideriamo la tendenza dominante della società odierna di rimuovere la morte dall'orizzonte esistenziale dell'individuo. Andando contro corrente, le associazioni Ponte Blu, BibliHospice Onlus e GVHL Onlus si sono unite per organizzare insieme questo festival che inizia con la Giornata Mondiale Hospice, evento promosso dalla Worldwide Palliative Care Alliance. Per realizzare la Giornata Mondiale Hospice 2013, migliaia di persone in oltre 70 paesi si riuniranno in più di 1.000 eventi per commemorare, incentivare e far conoscere la filosofia dell’Hospice e delle Cure Palliative. Gli organizzatori del festival aderiscono a questa iniziativa internazionale promovendo, sabato 12 ottobre, tre lezioni magistrali con il filosofo Umberto Curi, il bioeticista Sandro Spinsanti e il palliativista Luciano Orsi ed una Tavola Rotonda, coordinata da Massimo Mari, alla quale parteciperanno rappresentanti istituzionali autorevoli del Movimento Hospice Marche. Il tema del festival 2013 è il respiro, non soltanto come manifestazione fisica individuale ma anche come metafora della vita. Possiamo rifarci al termine sanscrito Ātman, che indica essenza o soffio vitale e trae il suo significato dalle radici an (respirare), at (andare) e va (soffiare) oppure alla parola greca Pneuma, che significa sia respiro che anima. Questo concetto, rappresentato graficamente dall’indicazione di respiro sul pentagramma, sarà riproposto in vari eventi: dalla master class di flauto al laboratorio di percussione, dalla conferenza della pneumologa Dagmar Rinnenburger ai concerti di musica corale, dalle mostre fotografiche alle letture teatrali. Il festival si conclude con il percorso formativo VELA nelle Marche ideato dalla FILE, Fondazione Italiana Leniterapia. Il progetto si pone come obiettivo di migliorare l’assistenza alle persone anziane affette da demenza in stadio avanzato e terminale mettendo in contatto il personale che opera nelle Residenze Sanitarie Assistenziali (R.S.A.) con le cure palliative, le loro prassi, gli strumenti terapeutici e la cultura che li ispira. |
Cinema per una notte: luglio 2013
Lunedì, 15 luglio 2013 Il buio oltre la siepe (To Kill a Mockingbird) - 1962 Regia: Robert Mulligan. Interpreti: Gregory Peck e Mary Badham Proposto da Annunziata Gozzi, cinefila 1932. L'avvocato Atticus Finch vive tranquillamente a Maycomb, in Alabama, coi suoi figli Scout e Jem. Questi sospendono talvolta i loro giochi per tentare di avvicinarsi a quella che chiamano "la casa degli spettri", dove sanno che è rinchiuso Boo Radley, un malato di mente, che essi non hanno mai visto. Un giorno un agricoltore, Bob Ewell, ubriacone e violento, denuncia allo sceriffo Tom Robinson, per avergli sedotto la figlia diciannovenne. L'uomo si proclama innocente e il giudice Taylor chiama Atticus a difenderlo. L'avvocato, dopo essere riuscito ad evitare un linciaggio, dimostra l'infondatezza dell'accusa, ma la giuria dichiara egualmente colpevole Tom. Questi, invece di attendere il ricorso in appello, fugge e viene ucciso da un secondino. Intanto Bob Ewell ha giurato di vendicarsi di Atticus, e una sera assale Scout e Jem mentre tornano a casa; interviene però provvidenzialmente uno sconosciuto che uccide l'assalitore e salva i due ragazzi. Lo sconosciuto salvatore è Boo Radley, che si era affezionato ai due ragazzi pur senza aver mai avuto modo di rivolgere loro la parola. |
Cinema per una notte: Vivere (Kurosawa)
Lunedì, 17 giugno 2013
Vivere (Ikiru) - 1952 Regia: Akira Kurosawa Interpreti: Takashi Shimura e
Minoru Chiaki Proposto da Sandro Spinsanti, Psicologo e Bioeticista. Il
vedovo Watanabe, capufficio della sezione civile, conduce da trent’
anni la sua routine impiegatizia. Quando apprende di avere un cancro
allo stomaco la sua esistenza subisce una svolta. |
Seminario Cicely Saunders e le Cure Palliative 2013
Seminario Cicely Saunders e le Cure Palliative Sabato 22 giugno 2013 Sala Consiliare Comune di Loreto L’associazione GVHL – Gruppo Volontari Hospice Loreto, con il sostegno dell'Associazione Interdisciplinare PONTE BLU, promuove il seminario, finanziato dal CSV - Marche, intitolato “Cicely Saunders e le Cure Palliative”, in programma Sabato 22 Giugno 2013 dalle 9.00 alle 17.00 presso la Sala Consiliare del Comune di Loreto. Seguirà una tavola rotonda con esperti di cure palliative marchigiani che dialogheranno con il Dott. Luciano Orsi su questioni fondamentali del Movimento Hospice nelle Marche. Alle 21.15, al Teatro Comunale di Loreto, ci sarà il concerto con un duo di flauti e percussioni a favore del Gruppo Volontari Hospice Loreto Onlus. Vi invito a visitare il blog Hospice Time e partecipare alla discussione sugli argomenti della tavola rotonda con Luciano Orsi Seminario Programma 09.00 – 09.30 Saluto delle Autorità 09.30 – 10.30 “Cicely Saunders, la fondatrice del Movimento Hospice moderno: un ritratto umano e professionale”. Ayres Marques Pinto (Coordinatore del Gruppo Volontari Hospice Loreto) 10.30 – 12.00 Il Dott. Luciano Orsi, direttore della “RICP” Rivista Italiana di Cure Palliative, farà un excursus sulla nascita e sullo sviluppo delle cure palliative, da Cicely Saunders ad oggi. Il percorso cronologico della sua dissertazione gli permetterà di spiegare i concetti fondamentali delle cure palliative e il loro sviluppo nel tempo, fino ad arrivare alla situazione presente degli hospice italiani e gli scenari futuri della palliazione nel mondo. 12.00 – 14.00 Tavola rotonda. Esperti di cure palliative marchigiani dialogheranno con il Dott. Luciano Orsi su questioni fondamentali delle cure palliative. 15.00 – 17.00 Dibattito pubblico, con la partecipazione del Dott. Luciano Orsi, sulle questioni del fine vita che interessano il grande pubblico. 17.00 Cerimonia di consegna dei diplomi ai volontari hospice. 21.15 Teatro Comunale di Loreto, ci sarà il concerto con un duo di flauti e percussioni a favore del Gruppo Volontari Hospice Loreto Onlus. |
Cinema per una notte: Maggio 2013
This Must be the Place - 2011 Regia: Paolo Sorrentino Interpreti: Sean Penn e Frances McDormand Proposto da Enrico Smerzini, Psicologo e Psicoterapeuta del CSM di Osimo. Cheyenne, ebreo, cinquantenne, ex rock star di musica goth, rossetto rosso e cerone bianco, conduce una vita più che benestante a Dublino. Trafitto da una noia che tende, talora, ad interpretare come leggera depressione. La sua è una vita da pensionato prima di aver raggiunto l’età della pensione. La morte del padre, con il quale aveva da tempo interrotto i rapporti, lo riporta a New York. Qui, attraverso la lettura di alcuni diari, mette a fuoco la vita del padre negli ultimi trent’anni. Anni dedicati a cercare ossessivamente un criminale nazista rifugiatosi negli Stati Uniti. Accompagnato da un’inesorabile lentezza e da nessuna dote da investigatore, Cheyenne decide, contro ogni logica, di proseguire le ricerche del padre e, dunque, di mettersi alla ricerca, attraverso gli Stati Uniti, di un novantenne tedesco probabilmente morto di vecchiaia. |
Cinema per una notte: aprile 2013
Lunedì, 15 aprile 2013 Spazio Incontri Volontari - ore 21.00 Hospice Loreto Uomini di Dio (Des hommes et des dieux) - 2010. Regia: Xavier Beauvois. Interpreti: Lambert Wilson e Michael Lonsdale Proposto da Patrizia Bianchi, cinefila Un monastero in mezzo alle montagne aglerine negli anni 1990... Otto monaci cristiani francesi vivono in perfetta armonia con i loro fratelli musulmani. Progressivamente la situazione cambia. La violenza e il terrore integralista si propapagano nella regione. Nonostante l'incombente minaccia che li circonda, i monaci decidono di restare al loro posto, costi quel che costi. |